E’ bastato alzare la bandiera bianca
per accorgermi che ciò che da lunghi anni bramo
è potuto in un solo attimo accadere
e adesso non solo vedo più di prima
ma non mi logoro come un tempo
quando annegavo nella rabbia
mentre ora accetto che in caduta libera
venga giù anche tutto ciò che Amo
.
Continuo a interpretare
come posso la mia parte
e nello stesso tempo mi ritrovo
seduta in poltrona giù in platea
e mentre ogni scena della commedia osservo
mi accorgo che dalla nuova postazione
il bottone del distacco si è attivato
e ogni cosa magicamente cambia
.
Come se il disco fosse rotto
le scene del film sono sempre le stesse
per chi con le bende agli occhi
sceglie ancora di transitare nella via piena di fossi
e mentre mi limito a osservare
che nella resa tutto ciò che accade accetto
ogni parte di me inizia a rilassarsi
e finalmente anche a respirare
.
Nulla di ciò che era è cambiato
eppure ogni cosa appare assai diversa
-manicomio vista mare e liberazione-
anarchia cocente come il sole dell’estate
che adesso arriva con ulteriori particolari
e l’impotenza accetto
che ho di fronte a questa montagna
che mai sono riuscita a scalare
.
Saggiamente selezionati
arredo e personaggi
antichi nuovi e di passaggio
sono in assoluta risonanza tra di loro
e come il detto che i miei avi hanno coniato
-pane duro e coltello che non taglia-
tranne che col magnifico paesaggio
a pennello con la perfetta imperfezione ogni cosa calza
.
E che senso di sollievo immenso ho avvertito
quando anziché continuare a disperarmi
-come sempre è stato-
ho affidato il pacchetto intero al Padre Giusto
rendendomi conto finalmente
che di certo non è a noi che spetta il compito
di criticare azioni e reazioni
e di cambiare a ogni costo persone e situazioni
.
Manicomio vista mare e liberazione
.
tiziana mignosa
luglio duemilaventitre