Grafica di copertina e impaginazione: Immagine arte, Maria Grazia Vai
Edizione: Youcanprint 2020
La vita sulla terra “è un gioco a tempo”, inizia e finisce e nel mezzo accadono innumerevoli episodi che ci portano a unirci e a dividerci da chi incontriamo ma la separazione, per quanto dolorosa possa essere, è solo un’illusione perché chi si ama veramente non potrà mai essere diviso da niente e da nessuno. Stanotte ho fatto un sogno è la storia vera di Tony e della sua famiglia portati dall’esistenza a fronteggiare il tragico avvenimento che ha coinvolto l’adolescente cambiando per sempre il corso della vita di ognuno di loro. La drammaticità dell’evento mette i suoi protagonisti davanti a un bivio: da una parte la via del cinismo e della vendetta e dall’altro quella dell’accettazione e della fiducia in Dio. Chi vincerà l’odio o l’Amore? Nessun essere è in grado di modificare gli accadimenti della vita ma la reazione a essi farà la differenza.
L’esistenza ha molta più fantasia del più creativo degli scrittori, spesso ci porta a vivere delle esperienze che rimangono nel nostro cuore per sempre. Raccontarle equivale a dar loro una nuova vita ma vederle immortalate in un libro è permettere a quei battiti di cuore di esistere oltre la linea del tempo e di emozionare anche altre/i.
Il mio lavoro consiste nel raccogliere la tua testimonianza, elaborarla e farla diventare un libro.
C’era una volta un bimbo malato, aveva la tosse e aveva la febbre e la sua mamma era anche povera e non sapeva come fare per comprare le medicine.
“Non è che per caso hai uno sciroppo per la tosse?” – chiese la mamma del bimbo malato alla mamma del bimbo sano.
“Sì, è quasi finto ma te lo do volentieri” rispose la mamma del bimbo sano alleggerendo così il peso della mamma del bimbo malato.
Non passarono nemmeno tre giorni che il bimbo, che prima era sano, s’ammalò.
Si era presa una bella influenza e gli venne pure la febbre e pure la tosse.
“Servirà lo sciroppo” pensò la mamma un po’ sconsolata. Ma lo sciroppo non c’era più e quel poco che aveva era servito per guarire l’altro bimbo, allora chiamò il dottore per sapere cosa doveva fare e questi volle visitare il bambino.
“Guarirà presto”- disse il medico – “serve però uno sciroppo per la tosse. Adesso le scrivo una ricetta così potrà andare in farmacia a comprarlo.” mentre la mamma faceva una strana smorfia col viso, il dottore cominciò a scrivere poi, come illuminato da un’idea improvvisa, si fermò di botto e si alzò dirigendosi verso il suo armadietto.
Due secondi dopo tornò indietro sfoderando un bel sorriso. In mano teneva una confezione integra di sciroppo.
“Non serve che lo va a comprare, signora, questo fa proprio al caso nostro!”
Questa micro favola può avere due interpretazioni secondo con quali occhi decidiamo di guardare.
Chi sceglierà gli occhi dell’anima in essa scorgerà un messaggio d’Amore: quando doniamo una cosa con il cuore e senza nulla volere in cambio e anche senza pensare che, privandocene, un giorno potrebbe pure servirci facciamo un’autentica magia. La magia di chi dà e riceve dall’universo che lo circonda e che interviene, grazie al nostro dare, non appena saremo noi ad avere bisogno di qualcosa.
Se invece per guardare sceglieremo “gli occhi legati alla materia” in essa scorgeremo solo un gesto casuale compiuto dal medico al solo scopo di pubblicizzare lo sciroppo.
Lungo il percorso sulla terra ogni creatura pensante ha sempre la possibilità di scegliere con quali occhi guardare gli episodi che gli accadono.