Manicomio vista mare e liberazione

E’ bastato alzare la bandiera bianca

per accorgermi che ciò che da lunghi anni bramo

è potuto in un solo attimo accadere  

e adesso non solo vedo più di prima

ma non mi logoro come un tempo

quando annegavo nella rabbia

mentre ora accetto che in caduta libera

venga giù anche tutto ciò che Amo

.

Continuo a interpretare

come posso la mia parte

e nello stesso tempo mi ritrovo

seduta in poltrona giù in platea

e mentre ogni scena della commedia osservo

mi accorgo che dalla nuova postazione

il bottone del distacco si è attivato

e ogni cosa magicamente cambia

.

Come se il disco fosse rotto

le scene del film sono sempre le stesse

per chi con le bende agli occhi

sceglie ancora di transitare nella via piena di fossi

e mentre mi limito a osservare

che nella resa tutto ciò che accade accetto

ogni parte di me inizia a rilassarsi

e finalmente anche a respirare

.

Nulla di ciò che era è cambiato

eppure ogni cosa appare assai diversa

-manicomio vista mare e liberazione-

anarchia cocente come il sole dell’estate

che adesso arriva con ulteriori particolari

e l’impotenza accetto

che ho di fronte a questa montagna

che mai sono riuscita a scalare

.

Saggiamente selezionati

arredo e personaggi

antichi nuovi e di passaggio

sono in assoluta risonanza tra di loro

e come il detto che i miei avi hanno coniato

-pane duro e coltello che non taglia-

tranne che col magnifico paesaggio

a pennello con la perfetta imperfezione ogni cosa calza

.

E che senso di sollievo immenso ho avvertito

quando anziché continuare a disperarmi

-come sempre è stato-

ho affidato il pacchetto intero al Padre Giusto

rendendomi conto finalmente

che di certo non è a noi che spetta il compito

di criticare azioni e reazioni

e di cambiare a ogni costo persone e situazioni

.

Manicomio vista mare e liberazione

.

tiziana mignosa

luglio duemilaventitre

Il respiro dell’UniVerso

 

1

 

Schegge come saette

raggiera di splendore

e sfumature differenti

immerse nel sonno dell’oblio

sfrecciano allontanandosi nel blu

 .

Dell’unico battito

è saggia espirazione sopra i mondi

esperienza d’innumerevoli frammenti sparsi

strappo e paura nel distacco

la notte della dimenticanza gemono

.

Viaggiatori calamite

intimoriti dall’Amore

quando fanno ritorno al cuore

rammentano di sorriso

che è l’unico collante nell’inspirazione

.

tiziana mignosa

giugno duemiladodici

 

 

 

 

Non aver paura

a

(Sulle note di Better di Tom Baxter)

.

Trasparenti

i pensieri

indisturbati sfrecciano

nell’etere

leggeri intrecci variopinti

s’inseguono

invisibili

.

Plana a cerchi l’avvoltoio

dal cuore rosa e dal mantello nero

volteggia pensieroso

sul tallone mio d’Achille

celato a malapena

da un leggero strato

                                                          d’opalescente carta velina

.

Petali di sogno

e desideri iridescenti

scivolano giù dal cielo

giungendo fino a me

lambiscono il mio cuore un po’ sorpreso

mentre mosche travestite da farfalle

ronzano leggiadre sopra il dolce miele

.

Gocce di sostanza

che a volte appare

persino prelibata

ma è rancida

e illude

e confonde anche

la voglia che da sempre ho d’avere

.

Le orecchie sentono Bellezza

ma gli occhi e il sentire no

ardore e tenerezza

che mai si spengono

tra le mani di un ingannevole inverno

che a malo modo interpreta l’estate

col suo sole di cartone

.

Nel gelido silenzio

delle nere valli senza tempo

ho freddo

ma un sussurro angelico

al mio cuore spento soffia:

Il buio è solo il sonno del giorno

non aver paura

 .

tiziana mignosa

marzo duemiladiciassette

Le infinite possibilità

a-2

Il ventaglio delle infinite possibilità

soffia sempre Amore sul viso

concimatore di teneri sorrisi

che in sordina sbocciano

e poi si espandono

quando di stupore t’accorgi

degli ingenui suoi boccioli

.

Promettono percorsi

carte d’azzardo sul tavolo verde della vita

portali misteriosi

su eventualità diverse e contrastanti

ma come inquilini di oniriche dimore

continuamente mutano

e indecisi fluttuano nel vento

tra mille sfumature e forme

.

Bocci profumati

sui quali l’abbondanza

dell’apice della forma

da fantasticare t’offrono

ma che dopo poco nel silenzio

su se stessi s’afflosciano nel sonno

.

Sono strade immaginate

che diventano vicoli ciechi

e altre roveti senza sentiero

che si fanno presto

veloci autostrade

.

Ma come il sole

coi suoi infiniti raggi

tu e solo tu

puoi decidere quale alimentare

e la matita si fa presto inchiostro

e tutto il resto tace

.

tiziana mignosa

ottobre duemilasedici

.

note: la vita a volte pare prenderci un po’ in giro quando imboccando un percorso e credendo di dirigerci verso qualcosa di ben definito ci fa vedere come tutto all’improvviso cambia, tutto si modifica e non è dove credevamo di andare che poi di fatto stiamo per arrivare. Paesaggi, persone, situazioni possono modificarsi da un momento all’altro esattamente come accade nei sogni. Non è più il tempo di incolpare il “mondo esterno”, come se mai esistesse, di quello che ci accade; noi e solo noi siamo gli artefici della nostra vita e abbiamo sempre la possibilità di scegliere dal ventaglio, scritto a matita, delle infinite possibilità quale percorso sperimentare e quindi renderlo reale.

La vittoria è comunque fiore che germoglia

 

a

Sono ventagli d’opportunità infinite

quelle che la vita c’offre

quando i veli scivolando a terra

la realtà oltre la batosta mostra

.

Sia nel godimento delle mani

affossate nel bottino atteso

come nella goccia del suo lasciarlo andare

la vittoria è comunque fiore che germoglia

.

Come la candela

che a Natale l’agrifoglio

la cinge in sua difesa

così la nostra Luce va protetta

.

Lezione

che molto spesso si presenta ancora più succosa

del bottino che frantumandosi al suolo

ce la mostra in tutto il suo splendore

.

tizianamignosa

dicembre duemilasedici