Bianca è la scogliera e verso il mare
si adagia levigata e la Bellezza
dell’estate insieme al vento caldo canta
.
Solitaria nell’ora senza schiamazzi
in un primo pomeriggio di metà estate
di un giorno senza batticuore
che nulla mi porta a conservare
E mentre l’attraverso andando verso il mare
il contrasto osservo
tra l’abbronzatura dei miei piedi
e la sua potenza soda e bianca
e intanto il sole forte entrambe tocca
.
Ondeggio
libera di essere ciò che sono
e senza più paura del tempo che m’ha cambiato
il frinire della cicala sull’albero
alle mie spalle lascio
davanti a me ho solo il mare
.
Vento d’Africa
che in questa terra di passioni estreme
sin dagli albori m’accompagna
e la mia pelle sfiora fino a pettinare
l’immensità del mare
e mentre sempre di più all’acqua m’avvicino
a socchiudere gli occhi di piacere mi conduce
.
E così gettando
finalmente la veste del bisogno
nel fuoco Sacro
della fiamma che ogni cosa cambia
m’accorgo
che per sentirmi forte e degna
non ho più l’urgenza
d’essere necessariamente bella
.
Vento d’Africa
tiziana mignosa
luglio duemilaventitre
.
Dedicata alla scogliera piatta di Ognina e alla mia crescita spirituale